Filosofo italiano. Fu docente di Filosofia teoretica all'università di
Trieste (1962-66) e docente di Filosofia morale all'università di Torino
(dal 1973). Profondamente influenzato dal pensiero di Bergson e di Kant,
M. attribuisce alla filosofia il compito di evidenziare la differenza
ontologica tra i vari livelli della realtà, che invece vengono tutti
proiettati dalla scienza sul piano dell'oggettività. Tra le sue opere
ricordiamo:
Bergson, il profondo e la sua espressione (1954),
La
filosofia trascendentale e l'"opus postumum" di Kant (1958),
L'oggettività (1960),
Il problema dell'esperienza (1963),
Storia della filosofia (1966-67),
Cancro in Occidente. Le rovine del
giacobinismo (1980),
La voce, la musica, il demoniaco (1984),
Filosofia del denaro. Dopo il tramonto di Keynes (1985),
Elzeviri
swiftiani (1986),
Luci e ombre del giusnaturalismo (1989),
La
speranza della rivoluzione (1992),
La musica, il nulla, la luce
(1996),
Introduzione a Leibniz (2000),
L'uomo animale
ermeneutico (2001) (n. Varazze, Savona 1923).